Grace Kelly, cigno di Monaco

“Vorrei essere ricordata come una persona che ha cercato di fare bene il proprio lavoro, che è stata comprensiva e gentile… come un essere umano buono che ha tentato di aiutare gli altri.”
(Grace di Monaco)

 

Bellezza eterea, colta e interessante: Kelly aveva tutte le carte in regola per concorrere a essere umano ineccepibile. Mai una sbavatura, sempre perfetta in qualunque situazione.
Tutti conoscono la sua vita: da ragazza della ricca borghesia di Philadelphia a iconica principessa monegasca. Tutti sanno delle relazioni che ha avuto: Gary Cooper (sul set di Mezzogiorno di fuoco), William Holden, Frank Sinatra e la lunga corte che Alfred Hitchcock le ha dedicato, declinato poi gentilmente e preferito come amico e confidente piuttosto che come amante.

Grace Kelly, cigno di Monaco

Da indossatrice sofisticata ad attrice acclamata, Kelly iniziò la carriera attoriale presso la CBS nel 1950, due anni dopo venne scritturata come co­protagonista in Mezzogiorno di fuoco per la regia di Fred Zinnemann e nel 1953 girò in Africa Mogambo sotto la guida di John Ford. Perfettamente a suo agio accanto a star come Clark Gable e Ava Gardner, Kelly riuscì ad aggiudicarsi il Golden Globe come miglior attrice non protagonista e a strappare la sua prima nomination all’Oscar, ottenendolo poi l’anno successivo per La ragazza di campagna, sbaragliando rivali come Judy Garland, Jane Wyman, Audrey Hepburn e Dorothy Dandridge. Il successo venne così confermato, acclamata in tutto il mondo e corteggiata dagli uomini più belli e affascinanti, riuscì a spuntarla solo uno: Ranieri di Monaco.

Grace Kelly, cigno di Monaco

Il 1956 è stato un anno cruciale per Kelly, girò i suoi ultimi due film (Il cigno e Alta società) e sposò Ranieri. Un addio forse prematuro per la sua carriera che era arrivata all’apice del suo successo… c’è stata, però, una persona che l’ha quasi convinta a ritornare sul set: il maestro Alfred Hitchcock. Nel 1962 Kelly era stata contatta dal suo amato regista (istituzionali i loro tre film girati insieme tra il 1954 e il 1955). Marnie era un soggetto che la stuzzicava ma dovette desistere per l’immagine regale che doveva mantenere a corte: non tutti i monegaschi sarebbero stati disposti ad avere come principessa consorte una frigida cleptomane bugiarda. “Hitch” dovette rassegnarsi lasciando che l’ormai ex diva si dedicasse pienamente alla sua famiglia e al piccolo regno che l’aveva “adottata”. Senza rimpianti e senza rancore, forse è stato meglio così; personalmente non riuscirei a immaginare Marnie senza Tippi Hedren, come non riuscirei a immaginare due particolari strofe della canzone Vogue di Madonna senza la citazione a Kelly: “Grace Kelly, Harlow Jean­ Picture of a beauty queen”. Ella rimarrà per sempre legata al nostro immaginario collettivo come il “ghiaccio bollente” della settima arte.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.