Gli invisibili. Cosa vedere al cinema dal 24 aprile

Cosa vedere al cinema dal 24 aprile? Come ogni settimana arriva la nostra rubrica di cinema poco visibile. Vi segnaliamo e consigliamo i film in sala con una bassa distribuzione, le pellicole poco pubblicizzate che meriterebbero di essere conosciute. Correte a cercarli nella vostra città prima che vengano tolti, oppure se non li trovate, segnateveli per recuperarli in futuro.

 

Ancora un Giorno

(Polonia, Spagna, Germania, Belgio, Ungheria, 2019) un film di Raúl de la Fuente, Damian Nenow. Con Akie Kotabe, Wilson Benedito, Ryszard Kapuscinski. Animazione. Durata 85 minuti.
Il film è oggi distribuito in 20 sale cinematografiche

Varsavia, 1975. Kapuscinski è un brillante giornalista idealista che fa il suo lavoro con grande passione. Un giorno convince il suo capo presso l’agenzia di stampa polacca a mandarlo in Angola, dove è scoppiata una sanguinosa guerra civile. Parte così per un viaggio nel cuore del conflitto, dove sarà testimone della realtà della guerra e scoprirà un senso di impotenza indicibile.

Dilili a Parigi

(Francia, Belgio, 2019) un film di Michel Ocelot. Con Prunelle Charles-Ambron, Enzo Ratsito, Natalie Dessay, Elisabeth Duda, Olivier Voisin. Animazione. Durata 95 minuti.
Il film è oggi distribuito in 48 sale cinematografiche

Dilili è una piccola kanak meticcia, che arriva a Parigi, a fine Ottocento, imbarcandosi di straforo sulla nave che riporta in Francia, dalla Nuova Caledonia, l’insegnante anarchica Louise Michel, di cui diviene discepola. Nella capitale stringe amicizia con Orel, un facchino affascinante e gentile, che conosce tutto il mondo culturale e artistico della Belle Époque. Insieme a lui, scarrozzerà per tutta Parigi alla ricerca dei cosiddetti Cattivi Maestri, una banda di malfattori che terrorizza la città, svaligiando le gioiellerie e rapendo le bambine.

La Caduta dell’Impero Americano

(Canada, 2018) un film di Denys Arcand. Con Alexandre Landry, Maripier Morin, Remy Girard, Louis Morissette, Maxim Roy. Commedia. Durata 127 minuti.
Il film è oggi distribuito in 29 sale cinematografiche

Pierre-Paul, 36 anni, ha un dottorato in filosofia ma deve lavorare come fattorino per tirar su uno stipendio decente: un giorno, durante una consegna, si ritrova sulla scena di una rapina finita male: due morti, e altrettanti borsoni pieni di banconote. Cosa fare? Restare a mani vuote, o prenderli e scappare?

Sarah e Saleem

(Palestina, 2019) un film di Muayad Alayan. Con Adeeb Safadi, Sivane Kretchner, Ishai Golan, Maisa Abd Elhadi, Jan Kuhne. Drammatico. Durata 127 minuti.
Il film è oggi distribuito in 22 sale cinematografiche

Sarah, israeliana, gestisce un bar a Gerusalemme, ha una figlia piccola di nome Flora e un marito nell’esercito. Saleem, palestinese, fa consegne di pane, ha una moglie incinta e problemi ad arrivare a fine mese. I due s’incontrano, si piacciono, intraprendono una relazione clandestina che si consuma con cadenza settimanale nel furgone di lui. Basta una rissa in un pub a Betlemme ad accendere la miccia, ne esploderà un’indagine più politica che privata in cui tutti sono contemporaneamente colpevoli e innocenti.

 

Un’Altra Vita – Mug

(Polonia, 2018) un film di Malgorzata Szumowska. Con Mateusz Kosciukiewicz, Agnieszka Podsiadlik, Malgorzata Gorol, Anna Tomaszewska, Dariusz Chojnacki. Drammatico. Durata 91 minuti.
Il film è oggi distribuito in 40 sale cinematografiche

Jacek ama l’heavy metal e il suo cane. Si diverte ad attraversare le strade di campagna come se fossero piste da corsa e a giocare la parte del tipo alternativo in un tradizionale villaggio della Polonia. Jacek lavora in un cantiere vicino alla frontiera polacco-tedesca dove verrà costruita la più grande statua di Gesù al mondo, che deve competere con quella di Rio de Janeiro. Tuttavia poco dopo aver chiesto la mano alla sua fidanzata Dagmara con cui progettava un futuro insieme, un terribile incidente al lavoro gli sfigura completamente il viso e gli stravolge la vita. Assediato dalla stampa polacca, Jacek diventa il primo caso nel Paese di trapianto alla faccia. La gente lo festeggia come eroe nazionale e martire del lavoro, ma lui non riesce più a riconoscersi allo specchio. Nel frattempo la statua di Gesù diventa sempre più alta.

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