Gli invisibili. Cosa vedere al cinema dal 12 novembre

Cosa vedere al cinema dall’ 12 novembre? Torna la nostra rubrica di cinema poco visibile. Vi segnaliamo e consigliamo i film in sala con una bassa distribuzione, le pellicole poco pubblicizzate che meriterebbero di essere conosciute. Correte a cercarli nella vostra città prima che vengano tolti, oppure se non li trovate, segnateveli per recuperarli in futuro.

 

Un Anno Con Salinger

(Canada, Irlanda, 2020) un film di Philippe Falardeau. Con Margaret Qualley, Sigourney Weaver, Douglas Booth, Seána Kerslake, Colm Feore. Commedia. Durata 101 minuti.
Il film è oggi distribuito in  69 sale cinematografiche

 

Joanna sogna di poter pubblicare le proprie poesie ma intanto deve fare i conti con la necessità di trovare un lavoro. Viene così assunta in un’agenzia letteraria diretta da Margaret, un’agente che in quel momento ha tra i suoi autori J.P. Salinger. Joanna si ritrova così a rispondere ai fans per conto di uno degli autori più riservati che la storia della letteratura abbia annoverato tra le sue fila. Mentre la sua vita privata sta cambiando insieme alle sue relazioni con i coetanei, questa giovane donna si trova a confrontarsi con un ‘fantasma’ letterario che ammira ma che appare come irraggiungibile.

3/19

(Italia, 2021) un film di Silvio Soldini. Con Kasia Smutniak, Francesco Colella, Caterina Forza, Paolo Mazzarelli, Martina De Santis. Drammatico. Durata 120 minuti.
Il film è oggi distribuito in 117 sale cinematografiche 

La vita di Camilla, avvocatessa di successo e una figlia ormai grande, viene sconvolta in una notte di pioggia a Milano.
Un incidente stradale, di cui forse è responsabile, la coinvolge in un’indagine che la porterà molto lontana dai luoghi e dai paesaggi che è abituata a frequentare. Al suo fianco in questa strada misteriosa e incerta, c’è Bruno, direttore dell’obitorio, con cui Camilla ‐ mentre cerca di ricostruire la vita di un estraneo ‐ scopre sé stessa.

Non Cadrà Più La Neve

(Polonia, 2020) un film di Malgorzata Szumowska, Michal Englert. Con Alec Utgoff, Maja Ostaszewska, Agata Kulesza, Weronika Rosati, Katarzyna Figura. Commedia. Durata 113 minuti.
Il film è oggi distribuito in 7 sale cinematografiche

Zhenia conosce tutte le lingue, soprattutto quella del corpo. Massaggiatore venuto dall’Est, si ‘guadagna’ il permesso di esercitare la sua professione a Varsavia. I suoi clienti vivono tutti in un complesso residenziale impersonale, dove case, cani e affanni si somigliano. Depressi, angosciati, alienati, trovano in Zhenia cura e sollievo. La terapia fisica allevia il loro dolore, l’ipnosi li sprofonda nel fondo dell’inconscio, dove gli occhi cedono e i pensieri fluttuano. Incantatore di uomini e animali (domestici), Zhenia scioglie i nodi e poi svanisce come la neve. L’ultima, prima che il riscaldamento globale divori l’inverno del nostro scontento.

Napoleone. Nel Nome dell’Arte

(Italia, 2021) un film di Giovanni Piscaglia. Con Jeremy Irons. Documentario. Durata 100 minuti.
Il film è oggi distribuito in 4 sale cinematografiche 

Il documentario racconta come la passione del Bonaparte – talvolta l’ossessione del Bonaparte – per l’arte e il sapere, abbia cambiato il volto della cultura moderna: dalla nascita di scuole, biblioteche e musei pubblici (tra cui Brera e il Louvre) alla fondazione dell’egittologia grazie alla campagna d’Egitto, dalle straordinarie scoperte archeologiche alle spoliazioni di opere d’arte, sino ad arrivare ai dipinti e alle sculture a lui dedicate. Entreremo nella mente di Napoleone e nelle sue predilezioni letterarie, nella sua psicologia, nella sua passione smodata per l’affermazione di sé, che tanto ha ispirato uomini di potere, intellettuali, dittatori nel corso dei secoli successivi. Il punto di partenza di questo viaggio saraMilano, citta che Napoleone scelse come capitale del Regno d’Italia da lui creato, che avra` sempre con l’imperatore un rapporto di speciale affinità, tanto da ospitarne anche l’incoronazione del 1805. Così, per la prima volta da allora, ascolteremo le musiche originali composte appositamente per la cerimonia e solo di recente riscoperte nell’archivio del Conservatorio di Milano.

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