In occasione del Festivalfilosofia che si terrà a Modena, Carpi e Sassuolo dal 14 al 16 settembre, i giovani dell’Ennesimo Film Festival, organizzato da TILT – Associazione Giovanile e svoltosi a Fiorano Modenese nel maggio scorso, hanno scelto di omaggiare la verità, filosoficamente e cinematograficamente intesa, con una serata di cortometraggi a tema.
Filosofia e cinema, quindi, il pensiero in idea e il pensiero in immagine coniugati in un solo corpo; ovviamente, solo se si parte dal presupposto che il secondo sia, a suo modo, una dissertazione visiva e in movimento di alcuni aspetti del reale o dell’immaginario. Un cinema che nasconde domande e una filosofia che suggerisce risposte, o viceversa.
Si parla spesso di cinema come forma di divertissement, intrattenimento, canale di distrazione di massa che distenda il suo velo di Maya sulla realtà, interiore o esteriore che sia. Qui invece si potrebbe parlare di cinema come trattenimento del pensiero, che catturandolo, lo restituisca al reale: forse più debole forse più forte, poco importa. Ecco che lo spettatore, in sala, “impacchettato di nero”, come lo inquadrò il regista e teorico del cinema Jean Epstein, è immerso in una partecipazione collettiva che potenzia quella individuale, dandole corpo e collocando chi guarda in una situazione, allo stesso tempo, solitaria e comunitaria. Cinema coscienzioso, potremmo dire o cinema pensante, parafrasando il filosofo Gilles Deleuze:
“L’essenza del cinema, che non è la generalità dei film, ha come obiettivo più elevato il pensiero, nient’altro che il pensiero e il suo funzionamento”.
Il cinema diventa qui organismo meditativo, in cui l’analogia con un determinato pensiero filosofico risulta superflua poiché è esso stesso processo di elaborazione intellettiva, filosofia in movimento in grado di indagare la realtà.
E torniamo al tema della serata Non è l’ennesimo festivalfilosofia: la verità. Se il cinema si fa prolungamento in immagine del pensiero, allora la verità sarà oggetto di ricerca o forse ossessione, come per ciascun essere “pensante”. Questo senza tener conto dell’irruenza sempre parziale della sfera emotiva: di quella del regista, che potrà dare a ciascuno il privilegio dell’ermeneutica, dell’interpretazione, ma anche di quella della verità stessa, soggetta ad una molteplicità di legami storici, scientifici, sociali, individuali.
I cortometraggi scelti si insinuano proprio tra questi legami per indagare i diversi aspetti del concetto di verità con cui la contemporaneità si trova a fare i conti quotidianamente, attraverso lo sguardo del cinema.
Noi saremo in giuria ad assegnare la menzione speciale della sezione verità dell’Ennesimo Film Festival insieme alla Presidente dell’Associazione Italiana di Studi Semiotici Anna Maria Lorusso e al Presidente dello studio creativo TIWI studio Nicola Bigi, qui trovate il programma e i film in concorso.
Appuntamento Sabato 15 settembre alle 21:00 al Crogiolo Marazzi di Sassuolo.