I film sul balcone (Fuoridibalcone)

Stare sul balcone, al cinema.

 

Mai come adesso è centrale il ruolo del balcone come spazio di relazione sociale e luogo di espressione personale. Da soli o in compagnia, poco importa, il balcone è un’estensione di noi stessi, dove ci sentiamo a metà tra la casa e il nostro privato e la strada che è di tutti, con una voglia di comunicare e raccontarci, ribadire la nostra esistenza, cantare, amare, abbracciare il mondo. Il balcone sembra un po’ un nuovo social media adesso: usarlo per dire che ci siamo, scorrendo le finestre come fossero post. E nei film? Abbiamo raccolto qui alcune scene che ce lo ricordano.

 

Film sul balcone

 

La finestra sul cortile (Alfred Hitchcock, 1954)

Cuore non vede, occhio non duole. E quando si è fotografi costretti su una sedia a rotelle, si vede anche meglio.

Notorious (Alfred Hitchcock, 1946)

Il bacio sul balcone “più lungo della storia del cinema”, il “più erotico”, “il più famoso”, quello tra Devlin ed Elena. Due minuti e mezzo in cui Hitch dà il meglio di sé in tutti i “sensi”.

Nuovo Cinema Paradiso (Giuseppe Tornatore, 1988)

Il proiezionista Alfredo (Philippe Noiret) proietta un film di Totò verso la piazza, sul balcone di una casa di fronte, svegliando il proprietario.

Io e Annie (Woody Allen, 1977)

“Vedo che stai andando a ruba”. Boh, vorrei prendere una sedia e stare lì con loro per ore.

Bianca (Nanni Moretti, 1984)
Lo sbrocco, da fuoriclasse.

Oppure, le domande, quelle discrete.

Barry Lyndon (Stanley Kubrick, 1975)

Un balcone sussurrato, a lume di candela.

Il ragazzo di campagna (Franco Castellano e Giuseppe Moccia, 1984)

“Angela qui piove com’è il tempo dentro?”

Evita (Alan Parker, 1996)

Madonna per molto tempo ha sostenuto di essere la reincarnazione di Evita Peron. Io ci credo ancora, per me IL balcone.

Force Majeure (Ruben Östlund, 2014)

Non un vero balcone, ma come li chiamereste i balconi dei rifugi di montagna? Balconi di montagna?

Romeo e Giulietta (Franco Zeffirelli, 1968)

Un classicone, fin troppo… ma hey! I classici sono classici.

Hannibal (Ridley Scott, 2001)

Palazzo Vecchio come non lo abbiamo mai visto.

Aladdin (Ron Clements e John Musker, 1992)

Il mondo è suo, beato.

Colazione da Tiffany (Blake Edwards, 1961)

Moon River dopo esserci lavate i capelli, oggi tutte così su un (finto) balcone.

Ieri, oggi, domani (Vittorio De Sica, 1963)

Roma, Sophia Loren vestita d’asciugamano, un giovane prete.

West Side Story (Robert Wise and Jerome Robbins, 1961)

Cantare sui balconi (o scale antincendio) è sempre stato di moda e sempre lo sarà.

Tristana (Luis Buñuel, 1970)

Dal balcone, Tristana (bella bellissima Catherine Deneuve) si mostra nuda al proprio giardiniere sordomuto, Saturno.

Questi fantasmi (Eduardo de Filippo, 1946)

Non potevamo ignorarla anche se è una commedia teatrale scritta in tre atti. Già nel 1954 ebbe una trasposizione per il cinema. La scena del caffè è  bellissima.

Man in the Mirror: The Michael Jackson Story (Allan Moyle, 2004)

Il film dalla realtà, perché a realtà supera la fantasia.

Fantozzi (Luciano Salce, 1975)

Il famoso ‘volo’ di Fantozzi, la scena è stata girata in un palazzo di Viale Castrense che affaccia su un tratto elevato della Tangenziale Est.

Friends / Ross & Rachel sul balcone (Stagione 1 episodio 7, 1994)

Non è un film ma per Friends e la mia allergia ai gatti c’è sempre posto.

Non ci resta che piangere (Massimo Troisi e Roberto Benigni, 1984)

“Ricordatiiiii”. E finiamo col botto.

 

 

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