Cosa vedere al cinema dal 31 ottobre? Come ogni settimana arriva la nostra rubrica di cinema poco visibile. Vi segnaliamo e consigliamo i film in sala con una bassa distribuzione, le pellicole poco pubblicizzate che meriterebbero di essere conosciute. Correte a cercarli nella vostra città prima che vengano tolti, oppure se non li trovate, segnateveli per recuperarli in futuro.
L’età Giovane
(Belgio, 2019) un film di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne. Con Idir Ben Addi, Olivier Bonnaud, Myriem Akheddiou, Victoria Bluck, Claire Bodson. Drammatico. Durata 84 minuti.
Il film è oggi distribuito in 58 sale cinematografiche
Ahmed ha 13 anni ed è entrato nella spirale dell’integralismo musulmano grazie all’indottrinamento di un imam che, tra le altre cose, gli ripete che la sua insegnante di lingua araba, anch’essa musulmana, è un’apostata. Ahmed che venera un cugino martire dell’Islam, decide allora di procedere autonomamente e di passare all’azione nei suoi confronti.
Il Segreto della Miniera
(Slovenia, Bosnia-Herzegovina, 2017) un film di Hanna Antonina Wojcik-Slak. Con Leon Lucev, Marina Redzepovic, Zala Djuric Ribic, Boris Cavazza, Maj Klemenc. Drammatico. Durata 100 minuti.
Il film è oggi distribuito in 21 sale cinematografiche
Aljia è un minatore bosniaco che vive ormai da molti anni in Slovenia dopo che è stato obbligato, ancora bambino, a lasciare la sua terra per l’incombere della guerra. Gli viene assegnato l’incarico di visitare una miniera abbandonata per stilare un rapporto che la dichiari totalmente vuota e quindi pronta per una chiusura definitiva. Al suo interno scoprirà invece una macabra sorpresa.
Pavarotti
(USA, UK, 2019) un film di Ron Howard. Con Luciano Pavarotti, Spike Lee, Diana Spencer, Stevie Wonder, Bono, Placido Domingo. Documentario. Durata 114 minuti.
Il film è oggi distribuito in 17 sale cinematografiche
Una voce straordinaria. Una carriera straordinaria. Ma anche uno straordinario atteggiamento verso la vita. Luciano Pavarotti aveva rischiato di morire da piccolo e da allora aveva giurato a se stesso che avrebbe goduto appieno di ogni momento. Generoso, nel fisico, nello spettacolo, nella beneficenza, è stato “il tenore del popolo”, colui che ha fatto conoscere l’opera alle masse, che ha portato sullo stesso palco la lirica e il pop, attirandosi critiche e voltafaccia, ma perseguendo nel suo proposito con la determinazione di chi sente che la strada intrapresa è quella giusta.